Google Analytics, cosa va analizzato per un Nutrizionista
- Categoria MARKETING TIPS
Il tuo sito nuovo è sicuramente bellissimo, ma funziona?
Oggi parliamo del binomio Sito Web per Dentisti e Google Analytics per valutare l’efficacia della tua presenza online.
Perché avere un sito web
Quando si parla di presenza online, la maggior parte delle persone si riferisce al sito web aziendale, questo è vero anche per i Nutrizionisti che hanno deciso di evolversi curando la propria presenza online.
Ma non è tutto qui: il sito web è la base di partenza su cui costruire la propria strategia di comunicazione (online e offline). Esistono altri aspetti importantissimi da curare: le pagine social Facebook, Instagram, Youtube ma anche quelle local di Google My Business e tutto il percorso che si desidera far fare all’utente che, casualmente o volutamente, intercetta la nostra presenza online.
Sì, perché da un incontro casuale, quello che vogliamo è generare una lead, un contatto, da trasformare poi tramite le azioni in studio in un paziente.
Chiarito il fatto che il sito web fa parte di un progetto di comunicazione più ampio e che ricopre tutti gli aspetti legati a come la tua professione vuole raggiungere i suoi pazienti, è ovvio che ognuno di essi funzionerà in maniera diversa a seconda della strategia stabilita. È pur vero che, volendo generalizzare, l’obiettivo di un sito web per Nutrizionisti è generalmente la “lead” ossia il contatto. Come fa un sito web a generare contatti? Sicuramente deve indurre gli utenti a compiere un’azione che può essere compilare un form, richiedere informazioni, fissare un appuntamento, scaricare un contenuto in cambio di un contatto (ad. Es mail). Ma questo è un altro capitolo. Oggi vediamo di capire come e perché Google Analytics è il partner ideale per misurare se il tuo sito web sta facendo il suo dovere.
A cosa serve Google Analytics
Prima ancora di parlare di contatti, un sito web deve fare traffico, cioè essere molto visitato dagli utenti. Quel “molto” è soggettivo: una cosa è il traffico generato da un sito web che parla di ricette, un’altra cosa è il traffico generato da un dentista di un piccolo centro urbano. Ovviamente i numeri cambiano, ma comunque per conoscere i “tuoi numeri” devi necessariamente abilitare un servizio di tracciamento delle visite e misurazione delle metriche. Il partner più scelto dal mercato italiano è Google Analytics.
Forse fin qui tutti sapevamo che Google Analytics misura le visite del sito web, è gratuito e può essere utilizzato in maniera anonima per renderlo “compliant” con le normative sulla raccolta dei dati a fini di marketing. Quello che molti non sanno è che Google Analytics ci permette di fare molto di più. Capire da dove vengono i nostri utenti, chi sono, come hanno trovato il nostro sito web, che pagine hanno visitato, quali sono i contenuti che il pubblico ritiene più interessanti, se leggono per intero una determinata pagina, dove cliccano, se “scappano”, “rimbalzano” e quando escono.
Detto così sembra di aver assoldato un agente segreto che spia i nostri utenti, in realtà a noi, che ci occupiamo di far crescere progetti sul web, e al dentista, interessa poco “spiare” le abitudini delle persone. La cosa fondamentale che ci interessa è trarre conclusioni circa l’uso che gli utenti fanno del sito web, cosa piace e cosa no. Soprattutto se il sito web sta funzionando per raggiungere gli obiettivi per il quale è stato progettato. Vediamone alcune:
- Il sito è visitato? Quanto?
- Il traffico ottenuto arriva tutto dalla ricerca Google o da altri canali?
- Quali pagine sono le più visitate?
- Gli utenti apprezzano i contenuti? O scappano?
- Il sito genera contatti? Quanti?
Monitorando le risposte a tutte o anche solo ad una parte di queste domande possiamo capire se le performance del sito sono in linea con le nostre previsioni, in crescita o in calo. Di conseguenza andare a correggere le cose che eventualmente non funzionano.
“Metriche” principali
Ecco una serie di metriche da tenere sotto controllo per valutare l’andamento del sito:
1. Visite
Il numero delle visite, quindi il traffico, generate dal sito web le possiamo visualizzare entrando nel pannello di controllo e visualizzando:
Rapporti>Comportamento>Panoramica.
Da qui vediamo le visualizzazioni di pagina di tutti gli utenti, possiamo impostare il periodo di riferimento e fare tutti i check che vogliamo. Tempo medio sulla pagina, frequenza di rimbalzo e % di uscita sono riferiti a tutto il sito, non alle singole pagine.
Sotto viene visualizzato in ordine decrescente l’elenco delle pagine più visitate e relative metriche.
2. Provenienza
La provenienza delle persone che atterrano sul sito web la vediamo dal:
Rapporto>Acquisizione>Panoramica.
I risultati sono divisi in 3 grandi gruppi: Organic Search, Referral, Direct, rispettivamente Traffico Organico (persone che arrivano a noi da una ricerca sul web), Referral (persone che raggiungono il sito da altri canali come facebook, link esterni o pubblicità), Direct (persone che arrivano a noi digitando il nostro nome dominio, quindi idealmente ci conoscono già).
3. Pagine
Le pagine più visitate nel periodo selezionato le vediamo da:
Rapporti>Comportamento>Contenuti del sito>Tutte le pagine.
Qui vedremo quali sono le pagine più visitate, quali quelle su cui gli utenti si soffermano di più (tempo medio sulla pagina), etc. Sempre questo rapporto ci dice se gli utenti idealmente non apprezzano i contenuti (tempo medio sulla pagina bassissimo e frequenza di rimbalzo alta) oppure se trovano ciò che cercano.
4. Contatti
Se il sito genera contatti e quanti ne genera è possibile saperlo monitorando le email che arrivano dalla compilazione del modulo contatti. Questo si può fare impostando l’url dell’obiettivo nel pannello di Analytics.
A questo punto dalla sezione:
Conversioni>Obiettivi>Panoramica
si potrà tenere sotto controllo il numero di contatti (email ricevute) dal sito web.
Ovviamente tutto questo può essere reso automatico impostando una visualizzazione di Analytics che evidenzi solo queste metriche in maniera automatica. Google Analytics ci permette anche, se correttamente impostato, di monitorare il numero di telefonate che riceviamo generate da tasto “chiama ora” (se attivo da mobile).
Interpretare i dati per migliorare il progetto
Insomma, Google Analytics è lo strumento di cui non puoi fare a meno per monitorare l’andamento del tuo sito web.
Dal monitoraggio costante puoi capire se il tuo sito web funziona, se genera contatti e, se non lo fa, da cosa dipende e quale aspetto migliorare.
Se il traffico generato è troppo basso, può dipendere da diversi motivi:
- Poco traffico diretto? Forse c’è un problema di brand name. Devi migliorare la percezione del tuo nome.
- Poco traffico organico? Forse c’è un problema di posizionamento in serp. Devi migliorare la SEO.
Se non ricevi contatti, può dipendere da:
- Frequenza di rimbalzo troppo alta? Se il tempo di permanenza sulla pagina è vicino allo zero, forse i contenuti non offrono risposte a ciò che i tuoi utenti cercano. Devi migliorare i contenuti.
- Se il tempo di permanenza è buono, forse c’è un problema di ux design, mancano bottoni e percorso di navigazione, in pratica i tuoi utenti si perdono.
Ora che sai come fare, monitora il tuo sito web e cerca di capire se sta funzionando.
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